scuola e casa della comunità

SOSTITUZIONE EDILIZIA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GIOVANNI XXIII

Per il suo posizionamento nell’abitato e la sua funzione, l’edificio non è solamente una scuola ma diventa una casa della comunità, fulcro della vita della città, attivo tutta la giornata e rivolto a tutti.
Una grande piazza d’ingresso accoglie gli alunni e i visitatori: questo luogo è in stretto dialogo con la nuova piazza della stazione prevista in continuità sul lato nord del lotto.
Stazione – piazza – scuola costituiscono un sistema fortemente attrattivo per l’intera città.
Lo spazio pubblico è caratterizzato da numerose panche, arredi urbani, una fresca fontana e rigogliose alberature che stimolano la sosta, l’incontro e la socializzazione dei cittadini; un piccolo parco è attrezzato con giochi per lo svago dei più piccoli.
Il nuovo edificio è dunque una scuola, ma allo stesso tempo è la casa della comunità.
L’architettura deve assecondare e rispondere a queste due anime: come casa della comunità è rappresentativa e attrattiva, come scuola cerca la fusione con la natura assecondando l’idea che gli spazi esterni (giardini, orti, piazze, corti e balconi) siano fondamentali nell’esperienza didattica.
L’edificio scolastico si divide in due volumi di pianta quadrata che sfalsandosi delimitano l’area della piazza nell’angolo nord-est del lotto e a meridione il giardino scolastico. Il volume più a occidente ospita i locali di gruppo e gli altri spazi strettamente riservati alla scuola; quello ad oriente le attività collettive rivolte anche al pubblico. Quest’ultimo corpo si affaccia direttamente sulla piazza d’ingresso, è compatto e tramite le sue vetrate si può cogliere l’attività che vi si svolge all’interno. L’architettura cerca un punto di dialogo con l’identità locale richiamando attraverso il coronamento delle facciate e la copertura le forme delle tipiche case a botte estradossate disseminate nel territorio di Santa Maria a Vico, patrimonio architettonico e storico-culturale che il Comune intende valorizzare.
Al contrario, il corpo delle aule nasconde le sue facciate vetrate esterne con la folta vegetazione prospiciente e l’ombra di profondi balconi, rivolgendosi completamente verso la corte circolare centrale e il grande giardino scolastico. Il parapetto dei balconi al primo piano con i suoi archi capovolti stabilisce un dialogo con il coronamento voltato dell’altro volume e li pone in vibrazione.
La scuola è la casa della città.

tipo:
concorso *primo premio*
committente:
Ministero dell’Istruzione
collaboratrice:
Ramona Ilmer
visualizzazioni:
Marios Papanikolaou
costo:
13.400.000 €
anno:
2023
luogo:
Santa Maria a Vico CE, Campania, Italia
Date:
Category: