nuova vivibilità per il centro urbano

RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA DELL’EX STAZIONE FERROVIARIA DI NOVENTA VICENTINA

L’abitato di Noventa Vicentina è caratterizzato da un nucleo storico che si sviluppa lungo l’antico asse di via Giacomo Matteotti; provenendo da oriente, l’ingresso al centro avviene attraversando il complesso dell’imponente villa Barbarigo, con il corpo padronale a settentrione che si affaccia sull’ampia piazza del grano (ora piazza IV novembre) cinta da lunghe barchesse.
L’idea alla base del progetto è di riqualificare l’ingresso est del paese (via Carlo Porta) integrandolo anch’esso nello spazio del centro storico, in modo da dare nuovo slancio alla vita commerciale e sociale di questa porzione di città.

Per donare all’area un’identità affine a quella del centro storico, si deve necessariamente lavorare sul nuovo punto di accesso, la piazza della stazione. L’antico edificio della stazione viene ristrutturato e valorizzato, tornando a disposizione dei cittadini: il piano terra ospita il bar rinnovato, al primo piano c’è un’ampia sala per le associazioni paesane e un ufficio.
L’intera area di pertinenza viene riconfigurata in modo da divenire un grande piazza libera dal transito di mezzi motorizzati. Gli autobus accedono da sud in corrispondenza dell’incrocio con via Zanettini, percorrono una corsia riservata lungo il confine nord occidentale del lotto con dieci fermate in successione, e si reimmettono in via Carlo Porta all’estremità nord dell’area.
Una lunga pensilina rossa protegge i viaggiatori in attesa; su via Carlo Porta la copertura viene rimossa e la struttura diventa un enorme pergolato che ospita piante di gelsomini dai bianchi fiori che donano freschezza e vivacità allo spazio pubblico. A fianco dell’edificio della vecchia stazione, al di sotto del pergolato che in parte lo nasconde, si trova un volume che ospita locali a servizio dei viaggiatori e dei cittadini: una sala d’attesa, i servizi igienici, uno spazio pensato per lo svago e la lettura dei più piccoli, un bike point per il noleggio e la riparazione di biciclette, uno spazio di soggiorno con spogliatoi e ufficio per il personale del trasporto pubblico.
All’interno del disegno della piazza sono presenti numerosi spazi verdi alberati, con arredi per la sosta, la socializzazione e il gioco dei bambini; l’esistente monumento al donatore viene riposizionato all’interno del nuovo disegno dello spazio pubblico.
Oltre alla piazza della stazione, nuova porta della città, vengono riqualificati i percorsi pedonali che portano verso il centro con l’inserimento di aree verdi, nuove alberature e sedute; lungo il lato nord di via Carlo Porta è prevista una nuova pista ciclabile che conduce verso il centro.

Per fare diventare questo spazio parte del centro urbano, vengono utilizzati gli stessi materiali già tuttora presenti lungo via Matteotti e nelle piazze del centro: le superfici riservate ai pedoni sono pavimentate con fasce trasversali di cubetti di porfido e lastre di trachite euganea che danno vita ad un disegno unitario. La carreggiata stradale di via Carlo Porta viene mantenuta in asfalto; in corrispondenza della facciata dell’antica stazione la superficie della piazza in trachite attraversa la strada (come avviene successivamente in piazza IV novembre di fronte all’ingresso di villa Barbarigo), andando ad unire i due spazi pedonali contrapposti e segnalando la nuova porta di ingresso al centro anche agli automobilisti (invitandoli nel contempo a rallentare…).

Ciò che colpisce più profondamente i visitatori e li fa entrare in una dimensione atemporale è sicuramente il grande vuoto di piazza IV novembre, delimitato sui due lati lunghi dalle enormi barchesse ritmate da colonne giganti tuscaniche: quando ci si trova al centro della piazza, il ritmo serrato delle colonne (circa ogni 4,50m) crea una forte tensione tra i due fronti contrapposti, nonostante siano molto distanti. Il progetto raccoglie questa suggestione: lo spazio pedonale è contraddistinto da una pavimentazione con fasce trasversali di cubetti di porfido alternate ad altre più strette in trachite, riprendendo l’interasse di 4,50 metri; le nuove alberature lungo la strada hanno anch’esse lo stesso passo, divenendo le nuove colonne verdi dello spazio urbano che creano una tensione tra i due fronti stradali e li mettono in contatto.

tipo:
concorso *terzo premio*
committente:
Comune di Noventa Vicentina
costo:
2.780.000€
anno:
2024
luogo:
Noventa Vicentina, Veneto, Italia
Date:
Category: