la scuola attorno alla biblioteca

DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA “RENZO PEZZANI”

L’architettura dell’edificio è studiata per dar vita ad una scuola aperta, sia nei confronti della città, che verso la natura. L’ingresso principale avviene da sud, dove una piazza accoglie i visitatori. Qui si trovano anche i maestosi alberi preesistenti.
Il piano terra dell’edificio è un centro civico aperto a tutta la popolazione; gli ambienti ad uso esclusivo della scuola si trovano ai piani superiori, separabili dal resto del complesso in orario extrascolastico attraverso la chiusura della scala principale.
L’edificio è un volume compatto di tre piani che si sviluppa attorno a un pozzo di luce e verde che mette in contatto visivo gli spazi interni ed è accessibile su tutti i livelli. Alle differenti quote alcune terrazze scavano il volume ricavando spazi esterni per la pausa direttamente accessibili: queste sottrazioni costruiscono un sistema di vuoti in comunicazione tra di loro che attraversa l’edificio.
Tutta la vita scolastica si svolge attorno a questo patio: gli spazi di circolazione lo percorrono proponendo nicchie per lo studio individuale, guardaroba, allargamenti che danno vita a spazi informali per il relax e il gioco. Lungo la vetrata interna si sviluppa un basso mobile che ospita la biblioteca diffusa dei bambini, che in un movimento a spirale risale tutto l’edificio e dona continuità ai tre piani dell’edificio.
La forma esterna regolare è definita dalle sporgenze dei balconi che girano attorno all’edificio: la loro prima funzione è di ombreggiare le facciate ma possono anche ospitare attività didattiche per piccoli gruppi. Le vetrate continue contengono il volume chiuso della didattica; attraverso delle rientranze definiscono la forma delle terrazze. I parapetti sono reti a tutta altezza abitate da piante rampicanti di diverse specie che ravvivano i prospetti e portano la natura sulle facce esterne dell’edificio.
I pieni e i vuoti delle facciate sono definiti, oltre che delle vetrate e dalle reti verdi dei parapetti, da alcune pareti rivestite in mattone che raggiungono il filo dei balconi esterni. Il mattone è un richiamo diretto ai colori e alla materialità degli edifici rurali che caratterizzano la pianura emiliana.
Il volume della palestra ha una propria indipendenza volumetrica in quanto si estende verso nord e fuoriesce dal resto del complesso diventando un basamento per il fianco est dell’edificio; è un corpo massiccio completamente rivestito in laterizio. A nord, una parete compattabile consente di aprire lo spazio interno verso la piazzetta su via Maestri trasformando la sala in un locale utilizzabile dalla comunità per sagre ed eventi al coperto.
Per la nuova costruzione è previsto l’utilizzo di materiale riciclato: in particolare, le nuove strutture in calcestruzzo sono realizzate con miscele contenenti aggregati riciclati. Nella mescola dell’intonaco esterno sono utilizzati frammenti di laterizi riciclati. Gli arredi e parti delle pareti divisorie interne invece sono pensate in legno, risorsa naturale rinnovabile e facilmente riciclabile.

tipo:
concorso *secondo premio*
committente:
Ministero dell’Istruzione
visualizzazioni:
Francesco Toller, Mattia Fugatti
costo:
5.500.000 €
anno:
2023
luogo:
San Polo d'Enza RE, Emilia-Romagna, Italia
Date:
Category: